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IL MIELE: approcci nutrizionali

Il miele, o meglio il miele naturale (come ahinoi ormai conviene specificare), è prodotto dalle api (generi Apis e Meliponini) a partire dal nettare dei fiori o dalla melata.

Si tratta di un alimento fluido, dolce e molto aromatico, conosciuto ed utilizzato da tempo immemore. L’utilizzo del miele viene riportato da praticamente tutte le culture e religioni, antiche e moderne. Non è stato mai considerato soltanto un semplice alimento o dolcificante, è documentato infatti il suo utilizzo anche in medicina per curare ferite e tessuti e per alleviare sintomi di diverse patologie (per esempio gengiviti, disordini gastrointestinali).

COMPOSIZIONE

La composizione e la qualità (e anche il sapore) del miele sono variabili, poiché strettamente legati alla fonte botanica a partire dalla quale viene prodotto, all’ambiente in cui viene prodotto, alle condizioni climatiche e agli eventuali processi tecnologici ai quali viene sottoposto. È molto importante anche la corretta conservazione, in quanto i componenti (soprattutto gli zuccheri), posso andare incontro a notevoli modifiche se questa risulta eccessivamente prolungata o scorretta.

I componenti principali sono:

-carboidrati 65-73g in 100g (principalmente fruttosio e glucosio, principali responsabili delle proprietà fisico chimiche del miele, ma anche maltosio, fruttosio e numerosi altri)

-acqua 17-18g in 100g

-proteine, vitamine, aminoacidi, minerali 0.50-1g in 100g

Tra gli aminoacidi il più rappresentato è la prolina, derivante prevalentemente dalle secrezioni salivari delle api. La prolina viene utilizzata per determinare il grado di maturazione del miele. 

Le vitamine presenti invece sono rappresentate da vitamina C, B1, B2, B3, B5 e B6. 

I minerali principali sono potassio, rame, calcio, ferro, magnesio, manganese, fosforo, zinco, sodio e selenio. 

Nel miele poi sono presenti enzimi, acidi organici e polifenoli. 

PROPRIETÀ

Studi in vitro e in vivo documentano le numerose attività e proprietà possedute dal miele. Tra queste troviamo: proprietà antimicrobica, antiossidante, antivirale e antiparassitaria, antitumorale, antidiabetica.

Tutte queste proprietà posso far considerare il miele importante per proteggere il sistema cardiovascolare, nervoso, respiratorio e gastrointestinale.

ATTIVITÀ ANTIOSSIDANTE

I composti fenolici sono quelli che vengono considerati i principali responsabili dell’attività antiossidante del miele, agendo come scavenger di radicali liberi, formano composti più stabili e meno tossici. 

ATTIVITÀ ANTIMICROBICA

Il miele monofloreale è quello con una maggiore attività antimicrobica, soprattutto nei confronti dei batteri Gram-positivi, i quali risultano più sensibili alla sua azione. L’azione antimicrobica è riconducibile ad alcune proprietà fisiche del miele, ma anche alla presenza dell’enzima glucosio ossidasi e di alcuni composti fenolici.

ATTIVITÀ ANTITUMORALE

L’attività antitumorale viene ricondotta a diversi meccanismi, quali la capacità di indurre apoptosi, di arrestare il ciclo cellulare, di modulare lo stress ossidativo, di migliorare stati infiammatori, di inibire l’angiogenesi. 

ATTIVITÀ ANTIDIABETICA

La capacità di contrastare il diabete di tipo I e tipo II è documentata da una serie di evidenze scientifiche. Il miele sembra ridurre, in base a studi clinici, contrariamente ad altri dolcificanti, una risposta glicemica postprandiale. 

Inoltre, va ricordato che soprattutto la patogenesi del diabete di tipo II è correlata allo stress ossidativo e alla presenza dei ROS (Reactive Oxygen Species – Specie Reattive dell’Ossigeno), quindi l’utilizzo del miele, grazie alle sue proprietà, sembra poter avere un potere preventivo. Nel diabete mellito anche il metabolismo lipidico è compromesso e l’attività antiossidante del miele può contribuire a prevenire il metabolismo lipidico ossidativo. 

ATTIVITÀ PROTETTIVA A LIVELLO CARDIOVASCOLARE

Diversi studi indicano che il miele abbia, soprattutto grazie alla presenza di vitamina C e dei flavonoidi, un effetto protettivo nei confronti del sistema cardiovascolare. 

ATTIVITÀ PROTETTIVA A LIVELLO DEL SISTEMA NERVOSO

L’attività protettiva nei confronti del sistema nervoso viene esercitata soprattutto dai polifenoli presenti nel miele. I polifenoli infatti, come abbiamo già detto precedentemente, hanno attività di scavenger nei confronti dei ROS, i quali sono neurotossici. 

ATTIVITÀ PROTETTIVA A LIVELLO DEL SISTEMA RESPIRATORIO

Il miele viene tradizionalmente impiegato per il suo effetto calmante per contrastare lo stimolo a tossire. 

Inoltre, sembra poter contribuire a contrastare l’asma, grazie alla capacità di contrastare l’infiammazione. 

ATTIVITÀ PROTETTIVA A LIVELLO GASTROINTESTINALE 

Grazie alla sua attività antimicrobica il miele può aiutare a contrastare Helicobacter pylori, responsabile di ulcere gastriche. Studi clinici indicano anche che possa aiutare nel trattamento della gastroenterite infantile. 

Il miele ha dimostrato di possedere anche attività prebiotica, favorendo la proliferazione di microrganismi ad azione benefica per il nostro intestino. 

EVITIAMO DI DARE IL MIELE AI BAMBINI SOTTO A 1 ANNO

Il miele è un terreno assai poco fertile per la proliferazione batterica e per lo sviluppo di spore. Per tale ragione è da considerarsi un alimento assolutamente sicuro, ma non per i bambini di età inferiore ad 1 anno. Questo perché una percentuale limitata di miele può contenere un piccolo numero di spore di Clostridium botulinum. Se assunte dall’adulto il sistema immunitario le individua prima che possano produrre tossine, ma questo può non accadere nel bambino.

MIELE E SPORT

Il miele sembra essere un ottimo sostituto del glucosio quando impiegato in ambito sportivo. Può essere utilizzato al posto del glucosio come rifornimento energetico durante l’attività sportiva, in particolare quella prevalentemente aerobica che supera i 60 minuti di durata, avendo dimostrato di dare ottimi risultati. Probabilmente questo è riconducibile all’ampia varietà di zuccheri presenti nel miele. 

DIFENDIAMO IL VERO MIELE E LE API

Le api hanno un’importanza enorme a livello ambientale, svolgendo il fondamentale ruolo di impollinatori. Sono purtroppo estremamente sensibili ai pesticidi, i quali, insieme a patogeni delle api, stanno determinando la moria delle api degli ultimi anni. Tanto per dare l’idea, in Italia si sono registrate perdite di api tra cento e mille volte superiori rispetto ai valori normali. 

Non solo le api sono in pericolo, ma lo è anche il miele stesso. In commercio è infatti possibile trovare del miele non naturale, non ottenuto dalle api, proveniente dai paesi orientali (prevalentemente Cina). Questo prodotto viene addizionato al miele naturale, una frode tra l’altro difficilmente rilevabile.

Tutti questi sono motivi, oltre alle numerose proprietà di cui abbiamo parlato, per ricordarci di acquistare miele prodotto responsabilmente, da produttori piccoli e locali, che abbia subito meno trasformazioni possibili. Tutti noi con le nostre scelte alimentari fatte consapevolmente possiamo, insieme, dare un grande contributo. 

FONTI

Ajibola A. et al., Nutraceutical values of natural honey and its contribution to human health and wealth, Nutrition and Metabolism, 2012

Cianciosi D. et al., Phenolic Compounds in Honey and Their Associated Health Benefits: A Review, Molecules, 2018

Manyi-Loh C. et al., An overview of honey: Therapeutic properties and contribution in nutrition and human health, African Journal of Microbiology Research, 2011

Cia: miele “Made in China” mette in ginocchio apicoltura italiana di qualità

https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/lispra-e-la-biodiversita/articoli/le-api-sentinelle-dell2019inquinamento-ambientale

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