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Piercing e dermal: manuale d’uso

Che sia un buco ai lobi delle orecchie per indossare gli orecchini il giorno della prima comunione o un microdermal sul polso, piercing e piccoli impianti sottocutanei vanno curati e trattati con cautela per evitare spiacevoli sorprese.

I piercing

Si tratta di una foratura, che passa la pelle da un’estremità all’altra, nella quale si inserisce un gioiello, che può essere un orecchino (se si tratta di un buco al lobo dell’orecchio) o un piercing, se interessa altre parti del corpo.
Questa procedura va effettuata solo ed esclusivamente da un piercer professionista con apposita licenza (non va praticata con gli aghi a canula a casa!). Tuttavia, la foratura della parte morbida delle orecchie può essere effettuata anche nelle farmacie specializzate, che possiedono gli strumenti necessari per attuare la procedura. In entrambi i casi, occorre assicurarsi, chiedendo al nostro operatore, che gli strumenti siano stati sterilizzati adeguatamente e che siano appoggiati su una superficie sterile. Una volta effettuato il piercing, la manutenzione sarà relativamente semplice, se seguita nella maniera corretta:

–  mantenere pulito il foro, disinfettandolo regolarmente almeno due volte al giorno con un disinfettante cutaneo che non brucia. è possibile usare una soluzione salina per evitare l’insorgenza di infezioni, ma va usata con parsimonia, per non disidratare il foro e rallentarne la guarigione (non più di due volte al giorno); tuttavia, il solo disinfettante scongiura la presenza di microrganismi dannosi;

–  In caso di infezione, recarsi in farmacia per farsi consigliare una crema (preferibile all’unguento, che rende troppo umida la ferita) antibiotica, da applicare tutti i giorni fino al completo riassorbimento del gonfiore e del pus.

–  Evitare le pomate contenenti cortisone: sebbene le formulazioni di questo tipo accelerino notevolmente la scomparsa dell’infezione, sono in grado di assottigliare gli strati dell’epidermide e, come nel caso dei piercing, una pelle più sottile nella zona del foro lo rende più debole, e di conseguenza sarà più facile incorrere in effetti indesiderati;

–  Tenere il primo piercing almeno per 30 giorni e, successivamente, prediligere gioielli in acciaio medicale e testati al nickel: all’inizio, e in particolar modo se è la prima foratura a cui ci sottoponiamo, è bene usare prodotti testati per verificare come reagisce il nostro organismo al contatto con questo genere di prodotti, perciò è meglio andare per gradi

–  Successivamente, almeno una volta a settimana, pulire il foro e il gioiello, per eliminare residui di sporco, polvere, capelli attorcigliati, ma anche residui di shampoo o docchiaschiuma.I microdermal
Sono dei gioielli che non vanno inseriti da parte a parte, come orecchini e piercing: essi, infatti, sono dei piccoli impianti sottocutanei che si presentano formati da due componenti

– il gioiello, che è quello esterno, visibile

– l’anchor, il supporto, simile ad una placchetta, che viene inserito sotto la pelle per, appunto, “ancorare il gioiello”

Come è facile intuire, dermal e microdermal hanno bisogno di un’attenzione in più rispetto ai classici piercing, poiché il rischio di rigetto è decisamente elevato. Grazie alla loro caratteristica di “ancoraggio”, si possono posizionare in qualsiasi zona del corpo: tuttavia, proprio per la facilità del rigetto, zone con pelle morbida (come il collo) sono sconsigliate. Il consiglio è quello di scegliere una posizione con pelle più resistente e soggetta il meno possibile ad urti accidentali.

La procedura consiste nell’utilizzo di un bisturi, con il quale viene fatta una piccola incisione, in cui verrà inserito l’anchor. Il processo di rimarginazione è piuttosto veloce, ma la guarigione è lunga, se non addirittura impossibile; il nostro organismo, infatti, cercherà sempre di espellere questo corpo estraneo, è per questo che la manutenzione dovrà essere minuziosa.

Per qualche giorno sarà indispensabile usare una pomata all’acido ialuronico, per aiutare il processo di rigenerazione del tessuto e, per evitare di sporcare l’incisione, coprire con un cerotto o una garza, senza comprimere la ferita e permettendo la sua ossigenazione. A questo punto, sarà possibile lasciare il dermal libero di respirare, ma ogni giorno occorrerà pulirlo e disinfettarlo con una soluzione di acqua e sale (che avremo già cominciato ad utilizzare sin dal primo giorno), meglio se ipertonica, per avere una maggiore concentrazione e, perciò un’attività antibatterica migliore.

In caso di infezione, in questo caso è meglio sentire il proprio medico, sopratutto in caso di febbre e tremori.
La rimozione del dermal avviene praticando una seconda incisione per estrarre l’anchor, e dovrà essere effettuata da personale qualificato, così come la sostituzione del gioiello, che se viene avvitato senza gli strumenti necessari si può perdere.

Ricapitolando, queste modificazioni del corpo, seppure lievi e innocue, necessitano di cure e attenzioni particolari, per garantirci una durata maggiore e zero complicazioni.
E al mare? Possiamo prenderci una pausa senza problemi, l’acqua di mare aiuta la guarigione di forature e incisioni, per una vacanza in tutto relax!

Dott.ssa Laura Ciarletta

Laureata in Farmacia. Nutre una profonda passione per la fitoterapia e la medicina alternativa come supporto alla medicina tradizionale.

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