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La sindrome da rassegnazione “La cura”

Le fiabe sono quelle che dovrebbero essere raccontate ai bambini la sera prima di farli addormentare, parole soavi per accompagnarli nel mondo di Morfeo e condurli nell’inesplorato e fantastico regno dei sogni, dove tutto si può e nessuno ti giudica.

Le fiabe dovrebbero, da grandi, evocare ricordi felici, momenti spensierati, in cui la carezza di una madre o il bacio di un papà hanno cullato il nostro cuore, concedendogli il riposo.

Eppure oggi, purtroppo, la “Bella addormentata”, non è la fiaba che rimembra tutto ciò, ma è l’appellativo conferito ad una sindrome che colpisce proprio i bambini. Con il mondo fatato non ha nulla a che vedere e a nulla servirà il bacio del principe, perché quel bacio non sveglierà mai la principessa. Benvenuti nel mondo reale, un mondo dove spesso sono i bambini a pagare il prezzo più alto e a soffrire.

Emersa in Svezia all’inizio degli anni 2000, la SINDROME DA RASSEGNAZIONE o SINDROME DEL SONNO PROFONDO o della BELLA ADDORMENTATA, è un disturbo che ha colpito centinaia di bambi e ragazzi (dagli 8 ai 15 anni di età circa), figli di rifugiati siriani ai quali è stata rifiutata la domanda di asilo. Tra il 2015 e il 2016, solo in Svezia, sono stati contati 169 casi. Descritta già nel 1958 dalla psichiatra svedese Anna-Lisa Annell, questa sindrome, inizialmente chiamata semplicemente “apatia”, oggi rappresenta una patologia che fa rabbrividire.

I bambini colpiti, mostrano sintomi che correlano la sfera psichica a quella somatica. Sono passivi, taciturni, fiacchi, immobili, non reagiscono agli stimoli esterni (dolore, freddo e suoni). Smettono di parlare, diventano catatonici e cadono in uno stato di sonno profondo, anche comatoso che può durare diversi mesi, durante il quale sono nutriti con un sondino naso-gastrico. Hanno enuresi ed encopresi. Uno stato che può portare anche alla loro morte.

Le cause sono da ricercare nel doppio trauma vissuto da questi bambini: gli abusi e le violenze subite nel Paese di provenienza e la paura di essere rimpatriati dopo essersi ambientati. L’insorgenza acuta della sindrome, infatti, è stata spesso innescata quando il bambino ha letto una decisione negativa delle autorità dell’immigrazione in una lettera e ha dovuto tradurre il contenuto ai genitori, o quando ha ascoltato la comunicazione del rifiuto dell’asilo fatta ai genitori. Immediatamente il bambino ha reagito con sintomi come il vomito o in lui si è generato uno stato comune a molti mammiferi, il “congelamento”, in cui l’animale si finge morto per sfuggire ad una forte situazione di stress o di paura. Si è ipotizzato anche un possibile “contagio emotivo” tra bambini sottoposti a condizioni simili.

Un incubo riscontrato anche nei campi di concentramento dei nazisti, dove alcuni internati si addormentarono per non svegliarsi più.

La cura?

Dal punto di vista farmacologico si interviene con le benzodiazepine per mitigare i sintomi della catatonia, anche se sembrerebbe che il rinnovo del permesso di soggiorno per le famiglie di questi bambini possa, talvolta, in tempi anche molto lunghi, portare alla loro guarigione.

Il mare, così come le fiabe, dovrebbe essere la culla di delfini e delle più belle creature da osservare, non il palcoscenico dove si svolge uno dei più brutti ed atroci spettacoli inscenato dall’uomo.

Noi uomini, nei confronti dei bambini, forse dovremmo mettere in pratica “la Cura” del maestro Franco Battiato:

<<ti proteggerò dalle paure e dalle ipocondrie, dai turbamenti che oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo…

…Ti solleverò dai dolori, dai tuoi sbalzi d’umore…

…E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io, avrò cura di te

…I miei sogni attraversano il mare…

…Io si, che avrò cura di te…>>

 

FONTI

  • Daniela Natali, Cos’è la sindrome della rassegnazione.it Maggio 2021;
  • Anne-Liis von Knorring, Elisabeth Hultcrantz, Asylum-seeking children with resignation syndrome: catatonia or traumatic with drawal syndrome? Eur Child Adolesc Psychiatry. Agosto 2020;
  • Franco Battiato, La Cura. Album “L’imboscata” 1996
Dott.ssa Morgana Pisano

Laureata in Farmacia, appassionata di divulgazione scientifica e scrittura di storia della scienza.

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