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Che cos’è la Gastroenterite?

Cos’è?

La Gastroenterite é un fenomeno di origine virale assolutamente distinguibile dalla classica influenza, ha una prevalenza nei periodi invernali ma è largamente diffusa tutto l’anno.

Chi sono i virus responsabili?

È causata dai seguenti agenti virali: rotavirus, norovirus, adenovirus enterico, astrovirus. Il contagio avviene per via aerea o per il contatto con superfici contaminate (ad esempio il bagno utilizzato da una persona infetta). A tal proposito è di fondamentale importanza mantenere l’ambiente igienizzato quando un membro della famiglia viene contagiato.

Il tempo di incubazione prima della manifestazione dei sintomi è di circa 2/3 giorni.

Quali sono i sintomi?

Di seguito elenchiamo i principali sintomi che si manifestano quando il paziente viene contagiato: crampi addominali, spossatezza, inappetenza, nausea, vomito, diarrea e febbre, quest’ultimo non è sempre presente ma solitamente l’asticella del termometro non supera i 38,5 C°. Nei casi meno gravi i sintomi persistono per 1/2 giorni mentre in quelli più gravi anche per 7/10 giorni.

L’influenza intestinale contagia sicuramente tutti, ma vi sono una categoria di persone che sono sicuramente maggiormente esposte ad agenti virali, come per l’appunto ai virus della gastroenterite. Infatti i più vulnerabili sono i bambini, anziani, sopratutto coloro i quali presentano patologie croniche e gli immunodepressi, come i malati di AIDS e i pazienti oncologici, sopratutto coloro i quali hanno patologie oncologiche a carico del sistema immunitario.

Ci possono essere complicanze?

Il rischio maggiore in seguito ad una violenta gastroenterite é sicuramente la disidratazione, infatti sia il vomito e la diarrea possono portare ad ingenti perdite di liquidi e sali minerali. Quindi è necessario reintegrare i liquidi persi bevendo molta acqua a piccoli sorsi alla volta. Altresì è essenziale seguire una dieta leggera, evitando cibi proteici e grassi la cui digestione può costituire un peso per un sistema digerente già provato. Si consiglia di alimentarsi con riso bollito e/o pasta condita con poco olio evo.

Trattamenti farmacologici?

Solo ed esclusivamente nei casi più gravi come ad esempio quando il vomito non si arresta viene valutata dal nostro medico curante l’eventuale assunzione di farmaci antiemetici. Tra tutti ricordiamo sicuramente il Plasil.

Il Plasil è un farmaco che contiene il principio attivo Metaclopramide.

Tale molecola  è un antagonista dei recettori D1 like e D2 like, ossia i recettori nei quali si lega la Dopamina. Importantissimo neurotrasmettitore del nostro organismo. La Metaclopramide mostra anche un azione agonista verso un altro recettore, il 5-HT3 ed un azione antagonista verso il 5-HT3. Entrambi sono recettori istaminergici.  Nel complesso il Plasil agisce in una precisa zone del SNC (sistema nervoso centrale), la zona CTZ ( zona trigger).

Il risultato di questa attività è il blocco della nausea e il vomito. 

Puó essere utile e opportuno fare uso di probiotici, comunemente chiamati fermenti lattici, per riequilibrare e ristabilire una corretta eubiosi della flora intestinale.

Anche i farmaci antidiarroici possono presentarsi utili nel ridurre la sintomatologie del paziente.

È possibile prevenire l’influenza intestinale attraverso la vaccinazione contro il rotavirus. Come già descritto in precedenza l’igiene gioca un ruolo chiave, infatti la prima prevenzione si fa lavandosi le mani con cura più volte al giorno.

Al fine di migliorare e rafforzare le proprie difese immunitarie si possono assumere nei periodi antecedenti i picchi stagionali integratori contenenti vitamine C, B, lo Zn, Mg+ e K+.

Queso articolo è stato scritto in collaborazione di A. di Cagno, studente di medicina e chirurgia.

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