fbpx

APNEE NOTTURNE: TU NE SOFFRI?

La sindrome delle apnee notturne, la cui definizione medica è Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, è una patologia cronica molto diffusa che comporta ripetute interruzioni dell’attività respiratoria durante il sonno che va dai 10 secondi a meno di 3 minuti. Il disturbo interessa più frequentemente gli uomini delle donne e nelle donne è più frequente dopo la menopausa.

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è talmente diffusa che i numeri delle persone colpite sono paragonabili a quelli del diabete.

La gravità delle apnee dipende dal numero di eventi che si verificano durante la notte. Una persona è considerata affetta da apnea ostruttiva notturna se supera cinque eventi all’ora, accompagnati da evidenti sforzi respiratori.

QUALI SONO I SINTOMI PRINCIPALI DELLE APNEE NOTTURNE?

Il paziente affetto da apnee notturne presenta alcuni sintomi facilmente identificabili.

Di notte:

  • russamento abituale(tutte le notti) e persistente (da almeno 6 mesi);
  • pause respiratorie nel sonno (riferite dal partner);
  • risvegli con sensazione di soffocamento in soggetto russatore (non necessariamente abituale);
  • necessità di urinare frequentemente;
  • eccessiva sudorazione.

Di giorno:

  • sonnolenza e sensazione di stanchezza;
  • cefalea mattutina;
  • riduzione della concentrazione e dell’attenzione;
  • variazioni dell’umore e alterazioni della personalità;
  • riduzione della destrezza manuale;

COSA SUCCEDE DURANTE UN EVENTO DI APNEA?

Quando si dorme la muscolatura che mantiene dilatate le vie aeree subisce un leggero rilassamento, le pareti stesse si avvicinano e si occlude completamente il passaggio dell’aria causando l’apnea.

Durante ogni singola ostruzione il corpo è sottoposto a uno stress non indifferente. Se in una persona sana la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna si abbassano durante la notte, lo stesso non si può dire per chi soffre di apnee. In questi individui si registrano continui sbalzi pressori e una quota di ossigeno che arriva al cervello che può essere del 60 per cento, ben inferiore al normale valore del 90 per cento. Tutto questo può portare a seri problemi di salute come l’infarto e l’ictus.

Le apnee ostruttive del sonno, inoltre, possono provocare scompensi anche a livello cardiocircolatorio, innanzitutto perché il normale afflusso dell’ossigeno viene interrotto e in secondo luogo perché il cuore è costretto a pompare di più per garantire un’adeguata ossigenazione anche a livello periferico.

 

COME SI DIAGNOSTICANO LE APNEE NOTTURNE?

La diagnosi si basa prima di tutto sui sintomi riferiti dal paziente e dal partner. Il medico, in caso di sospetto, può sottoporre il soggetto a misurazioni strumentali di vari parametri attraverso:

La polisonnografia: consiste nella misurazione, durante alcune ore di sonno notturno, del flusso aereo, del livello di ossigeno nel sangue, della frequenza cardiaca, della mobilità respiratoria toracica e addominale e della postura nel sonno.

La poligrafia respiratoria (o monitoraggio cardio-respiratorio notturno): l’esame consiste nel monitoraggio dei principali segnali cardio-respiratori durante il sonno.

Altri esami possono essere prescritti:

  • elettroencefalogramma (per esaminare l’attività elettrica del cervello).
  • elettromiografia degli arti (per esaminare l’attività muscolare).

TRATTAMENTI

Ai pazienti che soffrono di apnee notturne viene consigliato di:

  • perdere peso, se sono obesi o in sovrappeso;
  • evitare bevande alcoliche e sonniferi;
  • dormire su un fianco;
  • trattare i disturbi eventualmente presenti a carico delle vie aeree superiori.

I trattamenti farmacologici sono volti sia a contrastare i sintomi che a correggere le cause del disturbo. In generale la terapia prevede:

  • l’uso del CPAP(una mascherina simile a quella dell’ossigeno da mettere sul viso di notte, che mantiene una pressione nelle vie aeree del paziente per non farle chiudere),
  • la chirurgia otorinolaringoiatrica,
  • la terapia con Mad(Dispositivo di avanzamento mandibolare) e altre terapie posizionali
  • dimagrimento(quando necessario).

QUALI SONO LE CONSEGUENZE A LUNGO TERMINE DELLE APNEE NOTTURNE?

Le conseguenze a lungo termine delle apnee notturne sono svariate:

  • i pazienti affetti da apnee notturne presentano una più alta incidenza di malattie cardiovascolari (aritmie; infarto miocardio; ipertensione arteriosa; insufficienza cardiaca, congestizia; ictus) causate dai ripetuti fenomeni di ipossia (carenza di ossigeno) che si verificano durante le apnee notturne e dalle oscillazioni della frequenza cardiaca e dei valori di pressione arteriosa;
  • chi è affetto da apnee notturne ha maggior possibilità di sviluppare resistenza all’insulina;
  • le apnee del sonno incidono anche sulle relazioni sociali, compromettendole, a causa della sonnolenza diurna e delle frequenti variazioni del tono dell’umore (depressione).

 

Fonti:

Dott.ssa Valentina Circiello

Farmacista di professione, ma con una grande passione per la divulgazione scientifica.

Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments