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Ombretti: cosmetici decorativi

Gli ombretti sono dei prodotti formulati con lo scopo di decorare i nostri occhi; decorare significa in buona sostanza, accentuare la luminosità, privilegiare lo sguardo, nascondere le imperfezioni.

Nel corso degli anni, sono state apportate modifiche tali da rendere questi prodotti per il make,  sicuri e quindi non dannosi per le palpebre, funzionali, senza tralasciare gli aspetti importanti quali la sensorialità visiva e tattile, ritenuti per il consumatore  aspetti imprescindibili per la scelta del prodotto.

Come sono fatti gli ombretti?

Gli ombretti sono delle miscele di polveri, presenti in forma libera o compatta, oppure in crema o matitone.

Le sostanze di cui sono costituiti si dividono in:

coloranti: sostanze solubili in grado di disperdersi nel solvente scelto conferendo una colorazione. Si dividono a loro volta in naturali e sintetici.

I coloranti naturali derivano da fonti vegetali e oltre a vantare un buon profilo tossicologico, sono quasi tutti ammessi in campo alimentare. Sono il Beta carotene natural yellow, guanina natural white, clorofilla e clorofillina Mg e Cu natural green etc.

I coloranti sintetici conferiscono al prodotto formulato maggiore stabilità e tra quelli utilizzati, vi sono le chinoline, gli antrachinoni, gli xanteni.

pigmenti: sostanze non solubili nel mezzo in cui vengono disperse, ma in grado di conferire colore. Si dividono a loro volta in lacche, pigmenti organici, inorganici, perlescenti e metallici.

I pigmenti organici presentano un elevato potere colorante, tonalità brillanti, un esempio è il Carbon black.

Le lacche sono invece il risultato dei pigmenti organici uniti a sostanze inerti come l idrossido di alluminio, ottenendo un pigmento dal colore vivo e brillante.

I pigmenti inorganici derivano da metalli insolubili e conferiscono al cosmetico la tipica capacità opacizzante, dunque risultano meno brillanti e tra i pigmenti più conosciuti ricordiamo gli ossidi di ferro e cromo, biossido di titanio, pigmenti ultramarini, violetto di manganese.

I pigmenti perlescenti sono polveri di una granulometria sottilissima e per tale motivo sono brillanti e riflettenti, sono stabili alle alte temperature, tanto è vero che sono quelli maggiormente impiegati e ne fa parte  l’ossicloruro di bismuto, che conferisce un effetto perlato.

i pigmenti metallici sono polveri di alluminio, bronzo e rame, in grado di riflettere la luce mostrando il tipico effetto metallizato.

Sia i coloranti che i pigmenti, vengono denominati con la dicitura ‘C.I. numero’ e questo è possibile vederlo sempre nell’etichetta del prodotto.

Come viene prodotto un ombretto in polvere?

Il metodo di produzione degli ombretti prevede l utilizzo di grandi contenitori di materiale inerte alle polveri, chiamati miscelatori, entro i quali vengono versati i pigmenti, ed addizionati, mediante ugelli di spruzzo le sostanze che non solo hanno la capacità di migliorare la spalmabilità del prodotto sulla palpebra come il talco, ma migliorano le caratteristiche proprie della polvere in termini di scorrevolezza, opacità, leggerezza. Segue la fase di compattatura in cui la polvere viene pressata entro un contenitore chiamato fondello (può essere di diversi formati) in modo da ottenere una polvere il più possibile compatta permettendo il prelievo mediante apposite spugnette o pennelli.

e per quanto riguarda gli ombretti in crema?

Gli ombretti in crema, constano della presenza di una matrice costituita da cere, oli ed esteri.

esempi di cere sono la cera carnauba, che conferisce un effetto brillante, la cera di risocera d’api, cera japponica, lanolina e derivati, cere sintetiche che donano struttura al prodotto finito.

Gli oli si dividono in vegetali, minerali e sintetici e apportano scorrevolezza emollienza, sono l’olio di ricino, jojoba, mandorle.

Gli esteri in base alla loro struttura permettono di creare un prodotto di ottima tenuta e brillantezza.

Come vengono prodotti questi ombretti?

Lo step iniziale consiste nella creazione di una massa omogenea contenente oli, cere, esteri, i quali vengono sottoposti ad alte temperature che oscillano dai 50 ai 70 gradi. Segue la preparazione di una base monocromatica, in cui i pigmenti vengono addizionati ad un veicolo come un olio. Step successivo consiste nell’incorporazione dei pigmenti e della base cerosa; segue un abbassamento della temperatura per aggiungere al prodotto eventuali principi attivi, conservanti. Ultimo step  coincide con la fase di colatura del prodotto entro gli stampi (bulk) opportunamente lubrificati ai quali verrà in seguito aggiunta una piastra raffreddante.

Quali sono i controlli a cui vengono sottoposti tali prodotti?

I produttori effettuano principalmente controlli di tipo chimico fisico:

-punto di goccia : indica la temperatura alla quale un prodotto si destruttura

-valutazione dell’irrancidimento

-controllo di riproducibilità

-test di tolleranza su mucose

Conservazione del prodotto

Dato il loro utilizzo, la loro composizione e l area a cui sono destinati, tali prodotti devono essere sempre protetti dalla contaminazione batterica. E’ utile in tale caso, prelevare le polveri sempre mediante l ausilio di un pennello e non mediante le dita.

Quale ombretto scegliere?

Gli ombretti in crema, vengono maggiormente utilizzati quando si desidera ottenere un makeup duraturo nel tempo e al tempo stesso luminoso. Impiegati principalmente nei soggetti aventi la pelle molto secca, proprio perché, per le caratteristiche dei componenti donano emollienza. Risultano di facile applicazione.

Gli ombretti in polvere vengono impiegati maggiormente per ricreare delle sfumature. Bisogna porre però attenzione qualora la nostra pelle risulti mista-grassa, perché tali polveri rischiano di avvicinarsi, creando delle linee sgradevoli sulle palpebre.

 

Dott.ssa Sara Sgarlata

Farmacista di professione, ma con una profonda passione per la dermocosmesi.

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