fbpx

OCCHI CHE SANNO PARLARE.. ANCHE DI BEAUTY ROUTINE!

Lo sguardo dice molto di noi, della nostra anima…

Ci sono “occhi che sanno parlare…” come cantava Pino Daniele e, volendo essere meno romantici, l’aspetto dei nostri occhi può dirci molto anche sulla qualità della beauty routine che pratichiamo.

 Sarà capitato almeno una volta a tutte noi, di andare a letto senza struccarci, magari dopo aver trascorso una serata a fare baldoria e, stanche ci saremo addormentate non appena posate sul letto. Al risveglio lo scenario sarà stato questo: cuscino completamente imbrattato dal make- up, viso “appiccicaticcio” ed ancor peggio, occhi che stentano ad aprirsi a causa dell’impiastro di mascara ed ombretto.

Niente di più pericoloso per la nostra pelle e per il benessere degli occhi!

Perché è importante struccare gli occhi?

 Il trucco non rimosso può provocare un’infiammazione del bordo palpebrale, causando blefarite, che comporta lacrimazione, prurito, sensazione di corpo estraneo, sensibilità alla luce, arrossamento e gonfiore dei margini palpebrali, nonché, in alcuni casi, crosticine attorno alle ciglia.

La blefarite tende a cronicizzarsi e, se non trattata, può evolvere in orzaiolo, calazio o dare luogo a congiuntiviti ricorrenti.

Quali sono le sostanze a cui dobbiamo prestare attenzione?

I cosmetici della zona oculare, quali ombretti, mascara, creme contorno occhi, ecc…, nonostante presentino formulazioni sicure, se non rimossi accuratamente, possono avere un impatto negativo sulla salute dei nostri occhi, a causa della presenza di sostanze potenzialmente allergizzanti. Questi allergeni non sempre danno una reazione immediata, perciò spesso è difficile identificarli.

A tal proposito, soprattutto per chi riscontra una maggiore reattività e sensibilità oculare, potrebbe essere interessante dare uno sguardo ai nomi di seguito riportati : si tratta di 26 sostanze potenzialmente irritanti, che nella direttiva Europea sono state divise in due gruppi:

Lista A: sostanze con molte segnalazioni di reazioni allergiche da parte dei consumatori:

Amylcinnamal, Amycinnamilalcohol, Benzylalcohol, Benzylsalicylate, Cinnamylalcohol, Cinnamal, Citral, Coumarin, Eugenol, Geranial, Hydroxycitronellal, Isoeugenol.

Lista B: sostanze con meno segnalazioni di reazioni allergiche, ma pur sempre a rischio:

Anisylalcohol, Benzylbenzoate, Benzylcinnamate, Citronella, Farne Sol, Hexylcinnamaldehyde, Hexylcinnamal, Lilial, Butylphenylmethylpropional, D-Limonene, Linolool, Alphaisomethylionone, Oakmossextract, Treemosseextract.

Quali sono i prodotti più adatti per struccare gli occhi?

Per struccare correttamente gli occhi, occorre usare prodotti specifici, che potremmo suddividere in due macro-famiglie:

Acque struccanti o acque micellari e struccanti bifasici.

Le acque struccanti sono soluzioni acquose di ingredienti che mostrano una buona capacità solvente per il trucco, come glicoli, polietilenglicoli o PEG oppure tensioattivi. Il glicole propilenico in genere proviene da ingredienti vegetali, invece hexylene glycol e butylene glycol sono solventi aggiunti appositamente per migliorare l’effetto struccante.

Le acque micellari contengono tensioattivi, ovvero molecole “doppie”, con una parte lipofila affine ai grassi ed un’altra idrofila, affine all’acqua. Le catene lipofile si miscelano per affinità con le molecole presenti nel mascara, negli ombretti, ecc., inglobandole all’interno delle micelle. Uno dei tensioattivi più usati è il Disodium cocoamphodiacetate.

 Nelle acque struccanti possiamo ritrovare anche la glicerina che , ad una certa concentrazione, ha una discreta azione solvente, mentre a bassa concentrazione è solo idratante ed umettante. A seconda della posizione nell’ INCI sarà solvente o attivo. Nella composizione dello struccante, inoltre, potremmo riscontrare la presenza di siliconi, spesso usati come antischiuma, nel caso vi siano tensioattivi schiumogeni in formula. 

Gli struccanti bifasici, invece, sono costituiti da una parte acquosa, idroglicerica o idroglicolica, unita ad una fase oleosa, con la quale non si miscela. In genere le due fasi hanno anche una colorazione differente. La fase oleosa è molto efficace per asportare il trucco più idrofobico, come quello waterproof. Prima dell’impiego, il prodotto va ben agitato per miscelare temporaneamente le due fasi e poter utilizzare al meglio le caratteristiche solventi di entrambe.

Il prodotto struccante, solitamente, viene apposto su ovatta o dischetti per lo strucco. Tuttavia è possibile la comparsa di irritazioni dovute ai microfilamenti rilasciati dall’ovatta o dalla superficie troppo ruvida dei dischetti ed in tal caso si può optare per specifiche garze sterili, monouso, prive di parabeni e profumi, che possono peraltro essere conservate in frigorifero, cosicchè il loro utilizzo concorra ad alleviare la sensazione di sconfort oculare, provocato peraltro anche dall’uso assiduo di device digitali.

Esistono poi le salviette struccanti, ovvero fazzoletti di tessuto non tessuto, imbibite di struccante. Certamente rappresentano una soluzione molto smart, ma a mio avviso per nulla efficace e, peraltro, potenzialmente dannosa, a causa del fatto che in tale prodotto è alta la concentrazione di conservanti, poiché il pericolo di inquinamento microbico è maggiore.

Qualsiasi sia il prodotto impiegato, è bene, dopo lo strucco, detergere il viso con un sapone adatto, in modo da eliminare sostanze solventi e tensioattivi che, per quanto funzionali, non sono formulati per rimanere a lungo sulla pelle.

E per chi porta le lenti a contatto?

E’ consigliabile rimuovere le lenti prima di struccarsi e dopo essersi lavati le mani, preferibilmente con un sapone antibatterico, non oleoso, perché in tal caso potrebbe opacizzare la lente; le mani vanno asciugate con un asciugamano che non lasci fili. Per chi usa le lenti a contatto, consiglio uno struccante occhi delicato, che contenga sostanze come fiordaliso, dall’azione addolcente e rinfrescante, camomilla, attivo dall’azione lenitiva, oppure hamamelis, dall’azione disarrossante. 

E’ fondamentale struccare gli occhi, oltre che per i motivi sopracitati, anche perché i pigmenti colorati del make-up (soprattutto dei mascara) possono penetrare nel sottile tessuto epidermico del contorno occhi, concorrendo a renderlo di una colorazione non uniforme, tendente al grigio.

FONTI: Monografia di dott. Buratto e dott.essa Verbelli (rivista Il Quadrifoglio)
             Come sono fatti i cosmetici (Giulia Penazzi)
Dott.ssa Veronica Orciuoli

Dott.ssa in Farmacia, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments