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IRRITAZIONE DA SFREGAMENTO: PREVENZIONE E TRATTAMENTO

Si avvicina l’estate, e con lei le numerose problematiche che coinvolgono la nostra pelle, quella più insidiosa, in apparenza più innocua, è l’irritazione da sfregamento.

CHE COS’È L’IRRITAZIONE DA SFREGAMENTO?

La pelle è l’organo più grande dell’organismo e svolge importanti funzioni; la più importante è quella di proteggerci  da batteri, agenti fisici e chimici.

La pelle ha una grande resistenza ed è capace di autoripararsi e rigenerarsi ma, se sottoposta a sollecitazioni prolungate come attrito, umidità o pressione eccessiva, può lacerarsi e dare diverse problematiche.

Lo sfregamento è un problema comune della pelle, causato da qualsiasi combinazione di attrito, umidità e/o tessuto irritante. Può essere dovuto allo sfregamento della pelle a contatto con altra pelle o all’attrito generato dalla pelle con tessuti. L’esposizione all’umidità, il sudore, la sabbia, la salsedine contribuiscono in modo importante a questa irritazione, rendendo la pelle più suscettibile alla rottura.

Lo sfregamento prolungato causa irritazione, arrossamento, bruciore, prurito e, se non trattato adeguatamente, sanguinamento, rigonfiamento e formazione di croste .

Le zone del corpo dove si verifica più spesso l’irritazione da sfregamento sono le pieghe cutanee sottoposte a frizione continua, dove il sudore ristagna e contribuisce a macerare l’epidermide: cosce, glutei, inguine, capezzoli, piedi e ascelle. 

 LE CAUSE 

  • Indumenti stretti e tessuti sintetici;
  • Sovrappeso: sfregamento sia contro la propria pelle che contro i tessuti;
  • Residui di detersivo per il bucato presente nei tessuti
  • Pannolini, salva slip, assorbenti: sia per contatto diretto sia perché creano un ambiente umido;
  • Gonne o abiti: favoriscono lo sviluppo di irritazione da sfregamento a livello delle cosce, in particolare in condizioni di clima caldo e umido;
  • Allattamento: reggiseni e assorbilatte favoriscono sfregamento ed irritazione;
  • Depilazione;
  • Sport: sfregamento legato a movimenti ripetitivi, indumenti non adatti o eccessivo sfregamento con gli stessi o umidità in eccesso dovuta al sudore. Soprattutto in chi pratica jogging, corsa e bicicletta. La zona più esposta a rischi è il petto, in particolare i capezzoli, si parla infatti del capezzolo del podista. 

PREVENZIONE

  • Mantenere la pelle asciutta ed idratata; lavarsi subito dopo aver sudato e cambiare i vestiti sudati;
  • Preferire abbigliamento non troppo stretto e in fibre naturali; se si pratica sport, indossare abbigliamento adeguato, traspirante, in nylon o poliestere. Il cotone trattiene il sudore e l’umidità, la pelle resta umida;
  • Applicare polveri o deodoranti antitraspiranti nelle aree dove si verificano le irritazioni: prevengono la sudorazione che ne è causa.
  • Mantenere asciutti e puliti i capezzoli durante l’allattamento, anche applicando bende morbide.

È importante utilizzare prodotti specifici che determinano un effetto barriera sulla pelle a lunga durata, riducendo l’attrito e prevenendo lo sfregamento. Possono essere in spray, creme e gel, si tratta di dispositivi medici che hanno questa specifica funzione.

Fondamentale è l’utilizzo di lubrificanti, come la vasellina o altri oli che consentono alle superfici di scivolare l’una contro l’altra e di ridurre l’attrito. 

TRATTAMENTO

È importante mantenere sempre la pelle asciutta, perché l’umidità peggiora l’irritazione.

  • Fondamentale è la detersione: non utilizzare acqua molto calda e saponi aggressivi. Asciugare sempre la pelle tamponando. Lo sfregamento peggiorerà l’irritazione. Applicare ghiaccio per alleviare il dolore. È importante utilizzare detergenti dal PH neutro senza fragranze ed alcool;  prediligere detergenti oleosi;
  • Applicare gel a base di aloe vera. L’aloe ha un’attività antinfiammatoria, riduce il dolore e l’arrossamento cutaneo, favorisce la riparazione e la rigenerazione cutanea;
  • Applicare creme o gel a base di calendula, la quale possiede attività antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti ed emollienti;
  • Creme barriere contenenti ceramidi: permettono la ricostituzione della barriera cutanea lesionata;
  • Creme e paste a base di ossido di zinco e talco ( polveri adsorbenti) che leniscono le irritazioni, stimolano i processi riparativi della pelle ed hanno azione barriera. 
  • Applicare un lubrificante sull’area per ridurre ulteriormente l’attrito. Quando si verifica l’irritazione, si può utilizzare un lubrificante come la vaselina per proteggere e lenire la pelle, ma anche per ridurre la frizione favorendo lo scivolamento. È consigliabile anche il burro di karité o l’olio di cocco. La vasellina è ottima perché mantiene la pelle unta più a lungo.

Se l’area mostra segni di infezione e/o non sparisce con l’automedicazione, è necessario consultare con un medico.

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