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ENZALUTAMIDE E CANCRO ALLA PROSTATA

Il tumore della prostata ha origine dalle cellule presenti all’interno di una ghiandola, la prostata, che cominciano a crescere in maniera incontrollata. È uno dei tumori più diffusi nella popolazione maschile e rappresenta circa il 20 % di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo.

La prostata è presente solo negli uomini, è posizionata di fronte al retto e produce una parte del liquido seminale rilasciato durante l’eiaculazione.

In condizioni normali ha le dimensioni di una noce, ma con il passare degli anni o a causa di alcune patologie può ingrossarsi fino a dare disturbi soprattutto di tipo urinario.

Questa ghiandola è molto sensibile all’azione degli ormoni, in particolare di quelli maschili come il testosterone, che ne influenzano la crescita.

 

Terapia ormonale

La terapia ormonale gioca un ruolo importante nel trattamento del tumore alla prostata.

Il testosterone prodotto dai testicoli maschili stimola la crescita di questo tumore. In questo contesto, la terapia ormonale cerca di contrastare questa azione rallentando o bloccando la sintesi del testosterone (deprivazione androgenica).

La maggior parte delle cellule tumorali risponde a questa privazione, tuttavia alcune proliferano indipendentemente dalla stimolazione ormonale e non rispondono alla cura. La quantità di queste cellule resistenti può aumentare con il passare del tempo rendendo la malattia resistente alla castrazione.

 

Enzalutamide e Castration-Resistant Prostate Cancer (CRPC)

Enzalutamide agisce direttamente sul recettore degli androgeni, una molecola presente all’interno del citoplasma delle cellule tumorali prostatiche. Il recettore degli androgeni ha il compito di legare il testosterone; successivamente il complesso recettore-testosterone passa all’interno del nucleo della cellula tumorale dove si lega al DNA e stimola la produzione di altre proteine responsabili della crescita del tumore. Enzalutamide risulta notevolmente più efficace rispetto ai precedenti antiandrogeni dato che è l’unico ad agire come antagonista puro del recettore, in grado di legarsi in maniera potente e prolungata. In particolare enzalutamide ha una triplice azione:

  1. Impedisce il contatto tra il recettore e il testosterone (o i suoi derivati);
  2. Riduce il trasferimento del recettore all’interno del nucleo della cellula tumorale, sede del DNA;
  3. Limita il legame tra recettore e DNA, in modo da impedire la replicazione delle cellule tumorali.
Enzalutamide - Meccanismo d'azione
Enzalutamide – Meccanismo d’azione

Lo studio PROSPER

Lo studio PROSPER (ClinicalTrials.gov number, NCT02003924) è uno studio di fase III, in doppio cieco, randomizzato.

L’obiettivo è la valutazione dell’efficacia del farmaco Enzalutamide in pazienti con tumore della prostata resistente alla castrazione non metastatico in termini di sopravvivenza libera da metastasi (Metastasis Free Survival, MFS), aumento dei livelli ematici di Antigene Prostatico Specifico (PSA) e conseguente progressione biochimica di malattia e sopravvivenza complessiva.

Per ottenere questi dati, i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi:

  • Il primo gruppo ha ricevuto Enzalutamide al dosaggio di 160mg/die (gruppo sperimentale);
  • Il secondo gruppo ha ricevuto placebo (gruppo di controllo).

La popolazione che ha preso parte allo studio comprende pazienti:

  • ­ Di età ≥ 18 anni;
  • Con adenocarcinoma prostatico confermato istologicamente o citologicamente senza differenziazione neuroendocrina;
  • In corso di terapia di deprivazione androgenica con un agonista/antagonista del GnRH o precedente orchiectomia bilaterale (castrazione medica o chirurgica);
  • Testosterone ≤50ng / dL (≤1,73nmol / L) allo screening;
  • PSA ≥2µg/L (2ng / mL);
  • Assenza di metastasi a seguito di valutazione radiologica (TAC o RMN);
  • ECOG PS di 0 o 1 (Eastern Cooperative Oncology Group performance-status score: una scala che definisce lo stato fisico di un paziente);
  • Che non hanno ricevuto precedente chemioterapia citotossica, aminoglutetimide, ketoconazolo, abiraterone acetato o enzalutamide per il trattamento del carcinoma prostatico o la partecipazione a una sperimentazione clinica di un agente sperimentale che inibisce il recettore degli androgeni o la sintesi di androgeni (a meno che il trattamento non sia stato placebo);
  • Che non hanno ricevuto precedente trattamento con terapia ormonale (p. Es., Inibitori del recettore degli androgeni, estrogeni, inibitori della 5-alfa reduttasi) o terapia biologica per il carcinoma della prostata (diversi dagli agenti di targeting osseo approvati e terapia con agonisti / antagonisti del GnRH) entro 4 settimane di randomizzazione.

 

Risultati

Mettendo a confronto i dati ottenuti dai due gruppi di pazienti, si è potuto evincere che la MFS complessiva media è stata di 36.6 mesi nel gruppo trattato con Enzalutamide rispetto a 14.7 mesi nel gruppo trattato con placebo e che l’intervallo di tempo trascorso prima dell’aumento dei livelli ematici di PSA è di 37.2 mesi nel gruppo sperimentale contro i 3.9 mesi del gruppo di controllo.

Inoltre, una recente analisi focalizzata sulla sopravvivenza complessiva media dei pazienti che hanno partecipato allo studio PROSPER ha evidenziato che quest’ultima è di 67.0 mesi per i pazienti appartenenti al gruppo sperimentale contro i 56.3 mesi per i pazienti trattati con placebo.

 

Conclusioni

La terapia con l’antagonista per il recettore degli androgeni Enzalutamide ha portato a una maggiore sopravvivenza complessiva media rispetto al placebo negli uomini con CRPC. Il rischio di morte associato a Enzalutamide era inferiore del 27% rispetto al placebo e gli eventi avversi erano coerenti con il profilo di sicurezza stabilito per questo farmaco.

 

FONTI

https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/tumore-della-prostata

https://www.airc.it/cancro/affronta-la-malattia/guida-alle-terapie/la-terapia-ormonale-dei-tumori

https://www.urologo-genova.it/articoli/enzalutamide-xtandi-tumore-prostata.htm

https://clinicaltrials.gov/ProvidedDocs/24/NCT02003924/Prot_000.pdf

https://ascopubs.org/doi/abs/10.1200/JCO.2018.36.6_suppl.3

https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2003892

https://www.aiom.it/wp-content/uploads/2019/10/2019_LG_AIOM_Prostata.pdf

Dott.ssa Laura Idotta

Laureata in Farmacia. Study Coordinator in Oncologia presso l’Ospedale Niguarda

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