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STOMACO ED HELICOBACTER PYLORI: UNA RELAZIONE COMPLICATA

COS’E’L’HELICOBACTER PYLORI?

L’Helicobacter Pylori è un batterio che si trova generalmente nello stomaco di 2 persone su 3, eppure la sua presenza è stata notata solo negli anni Ottanta. Prima di allora, si riteneva che l’ambiente dello stomaco fosse troppo acido perché potessero sopravvivere batteri. Ma l’H.pylori ha trovato il modo grazie alla sua produzione di un enzima, detto UREASI, che gli permette di penetrare nella mucosa dello stomaco, dove può anche sottrarsi alla risposta immunitaria dell’ospite.

Helicobacter Pylori deve il suo nome alla sua forma a spirale e la sua sede preferita: il piloro, il punto di passaggio dallo stomaco all’intestino.

E ‘lungo pochi micron e possiede flagelli, cioè strutture simili a delle piccole code, che gli consentono di muoversi e di annidarsi nella mucosa gastrica. In questa sede è in grado di innescare una lenta, ma progressiva infiammazione che danneggia le cellule del rivestimento interno dello stomaco. 

Prima della sua scoperta, era opinione comune che problemi allo stomaco come gastriti e ulcere avessero prevalentemente cause psicosomatiche (per esempio, lo stress) o che dipendessero da una secrezione acida difettosa dello stomaco.

HELICOBACTER PYLORI: QUALI SINTOMI PROVOCA?

Non tutti coloro che possiedono H.pylori nello stomaco hanno problemi. Eppure, la maggior parte dei disturbi gastrici, deriva proprio dallo stesso batterio, come:

-difficoltà digestive

-nausea

-senso di pesantezza allo stomaco

reflusso gastroesofageo

Questo perché i batteri possono avere diversi livelli di pericolosità. La variante più aggressiva ha due caratteristiche ormai note: la prima si chiama “CagA” ed è una specie di minuscola siringa con cui il batterio spruzza particolari sostanze nelle nostre cellule. L’altra si chiama “VacA” e punzecchia le cellule dello stomaco in continuazione. Così facendo, finisce per farle morire più in fretta. 

La probabilità di avere disturbi gastrici sono molto più alte in presenza di queste due caratteristiche.

In loro assenza, il batterio è libero di andare in giro ad agitare le sue eliche senza dare troppo fastidio.

COME SI PRENDE?

Le modalità con cui H.pylori si trasmette sono ancora sconosciute e attualmente l’uomo è l’unico serbatoio noto.

La modalità di trasmissione più probabile è quella ORALE o OROFECALE. Altre possibili vie di contagio sono il contatto diretto con acque e con strumenti endoscopici contaminati, ma non esistono ancora dati definitivi a riguardo.

COSA FARE IN CASO DI DISTURBI?

Oggi, in presenza di disturbi gastrici, si effettua un esame di routine per stabilire se ci sia la presenza di questo batterio, denominato TEST DEL RESPIRO o BRETH TEST: nella quale viene fatta bere al paziente dell’urea marcata radioattivamente, ed eventuali Helicobacter presenti nello stomaco la scompongono e liberano anidride carbonica che un macchinario è in grado di intercettare nel respiro del malato.

Altri esami sono:

-TEST SIEROLOGICI: consistono nella ricerca di anticorpi IgG specificatamente diretti contro H.pylori

-ENDOSCOPIA: durante l’esame vengono prelevati campioni della mucosa dello stomaco e del duodeno, analizzati poi al microscopio alla ricerca del batterio.

HELI COBACTER PYLORI E’ BUONO O………CATTIVO?

Gli H.pylori sono batteri molto versatili. Le loro capacità non possono essere semplicemente divise in positive o negative. Dipende da che cosa provoca, di preciso, il batterio dentro di noi.

-HELICOBACTER: EFFETTI NEGATIVI

Come già detto ¾ di tutte le ulcere gastriche e quasi la totalità di quelle dell’intestino derivano da un infezione da questo batterio. Un infiammazione cronica non è mai un bene. In quanto a cellule dello stomaco, in presenza di infiammazione perenne finiscono per demolirsi da sole.

Nello stomaco, però, ci sono delle cellule staminali, che per compensare le perdite, si affrettano a produrre rifornimenti.

Quando però queste sono sovraccaricate, commettono più errori e a un certo punto possono trasformarsi in cellule tumorali.

Circa l’1% dei portatori di H.pylori sviluppa un cancro allo stomaco. Se però ricordiamo che circa la metà degli esseri umani possiede questo batterio, l’1% è una percentuale irrisoria.

-HELICOBACTER:  EFFETTI POSITIVI

In uno studio sull’H.pylori e i suoi effetti, si giunse alla conclusione che il ceppo ritenuto pericoloso e munito di siringhetta è quello che interagisce di più con il nostro organismo, per giunta in modo molto vantaggioso per noi.

E’stato rilevato che in malattie come l’asma, allergie, diabete e dermatite atopica il batterio sarebbe in grado di aiutarci infondendo un po’ di “calma” al nostro Sistema Immunitario.

COME SI CURA?

Una volta accertata la presenza del H.pylori, il trattamento consiste in una terapia a base di 1 o 2 antibiotici scelti tra amoxicillina, metronidazolo, tetraciclina (no bambini sotto i 12 anni) o claritromicina, per 1-2 settimane. 

Per alleviare i sintomi, inoltre, vengono solitamente associati farmaci antiacidi, come inibitori di pompa.

Se viene condotta in modo regolare, la terapia è risolutiva nel 90% dei casi.

COME SI PUO’ PREVENIRE?

Poichè si sa ancora molto poco sulla sua modalità di trasmissione, anche le misure preventive disponibili sono scarse. In generale, si raccomanda  di lavarsi le mani, mangiare cibo adeguatamente cucinato e bere acqua sicura.

Bibliografia: 

-L’intestino felice. I segreti dell’organo meno conosciuto del nostro corpo di Giulia Enders, 2014

-https://www.airc.it/cancro/prevenzione-tumore/prevenzione-per-tutti/lhelicobacter-pylori-e-nemico-o-alleato

-https://www.epicentro.iss.it/helicobacter-pylori/

 

A cura della Dott.ssa Valentina Circiello

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Gianpier
Gianpier
20 Novembre 2020 7:20

Grazie delle informazioni, mi ha fatto chiarezza su alcuni dubbi che avevo. Molto preparata