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AKKERMANSIA MUCINIPHILA E IL SUO IMPATTO SULLA SALUTE

Uno dei più interessanti ambiti di ricerca e studio degli ultimi anni è quello relativo al microbiota intestinale, quindi l’insieme dei microorganismi che popolano il nostro intestino. Il numero di microorganismi che costituiscono il microbiota umano si aggira su 100 trilioni ed è composto da un numero di cellule ben più elevato rispetto a quelle che costituiscono il corpo umano, il cui peso è di circa 1,5 kg. Il microbiota è costituito da batteri, funghi, virus, archeobatteri, i quali convivono in simbiosi gli uni con gli altri. Tra i costituenti del microbiota c’è, generalmente, un buon grado di mutualismo: c’è una sorta di aiuto tra i vari microorganismi.

Nella situazione ideale i microorganismi convivono in un equilibrio perfetto e unico per ognuno di noi, supportando e svolgendo numerose funzioni. La condizione di equilibrio dinamico è nota con il termine di “eubiosi”. Ci sono alcuni ceppi presenti nel microbiota di ognuno di noi, mentre altri ceppi sono specifici per determinate popolazioni. 

La composizione del microbiota è influenzata da numerosi fattori, sia interni che esterni, tra cui, per esempio, lo stile di vita, la dieta, stressori di vario tipo (fisici, termini, psichici), l’età dell’ospite. Un’alterazione del naturale equilibrio del microbiota porta a una condizione di “disbiosi”. Nella condizione di disbiosi si ha un incremento o un decremento della variabilità naturale del microbiota. 

Il microbiota umano è implicato nella salute umana tramite interazioni e coinvolgimenti di tipo ormonali e neurotrasmettitoriali. 

Determinate condizioni patologiche, come anche l’obesità e la sindrome metabolica, vedono l’incremento e il decremento di alcuni microorganismi.

CHI È AKKERMANSIA MUCINIPHILA?

Akkermansia muciniphila appartiene al phylum dei Verrucomicrobia, è gram-negativo ed è largamente rappresentato nel microbiota sano. Ha una forma ovale e ben tollera basse concentrazioni di ossigeno. 

A. muciniphila venne isolato la prima volta nel 2004. Il suo nome gli è stato assegnato in onore del dottor Akkermans, grazie ai suoi numerosi e importanti contributi in ambito di ecologia microbica. 

Nell’individuo sano costituisce dal 3 al 5% dei microorganismi presenti nell’intestino. È presente in misura maggiore nei giovani, mentre la sua presenza diminuisce nelle persone più anziane. Anche determinate condizioni patologiche ne determinano una diminuzione. 

A. muciniphila colonizza lo strato mucoso del colon e degradando il muco produce acidi grassi a corta catena (SCFAs – Short Chain Fatty Acids), propionato e acetato. La produzione di SCFAs induce l’azione dei vari fattori di trascrizione per il controllo del metabolismo lipidico e la crescita.

CORRELAZIONE TRA A. MUCINIPHILA E CONDIZIONI PATOLOGICHE

A. muciniphila può essere considerato un biomarcatore per l’intestino sano.

A. muciniphila è meno rappresentato quando si è in presenza di alcune specifiche patologie, quali diabete di tipo 2, sindrome metabolica, obesità, sindrome dell’intestino irritabile, morbo di Crohn, colite ulcerosa.

Gli studi riguardo a questo microorganismo sono ancora in corso ma sono emerse già alcune certezze. Oltre ad aver appurato che è naturalmente presente e abbondante nell’individuo sano, sono state fatte anche osservazioni riguardo alla sua somministrazione orale. Tale somministrazione ha avuto un effetto benefico sull’ospite, soprattutto se fatta in seguito a pastorizzazione. La pastorizzazione ha permesso di rendere il microorganismo assolutamente sicuro per l’utilizzo e non ne ha in alcun modo intaccato le proprietà benefiche, anzi, sembra averle addirittura incrementate.

La sua supplementazione nella persona affetta da una o più di una delle condizioni patologiche sopra elencate influenza direttamente l’evoluzione della patologia.

A. muciniphila è in grado di influenzare il peso corporeo dell’ospite, andando a diminuire la massa grassa e migliorare il grado di dislipidemia.

Mentre quando sono stati fatti interventi capaci di modulare il peso corporeo, come un intervento dietetico, è stato osservato un incremento di A. muciniphila, sottolineando quindi ancor più la sua stretta e naturale correlazione con il peso dell’ospite.

Oltre ad influenzare il peso e la composizione corporea, A. muciniphila influenza il grado di infiammazione e la salute e la permeabilità del nostro intestino a livello delle giunzioni serrate. 

A. muciniphila e i suoi effetti sulla salute umana sono sicuramente uno dei più interessanti ambiti da continuare ad esplorare con la ricerca scientifica.  

FONTI

Cani & de Vos, Next-Generation Beneficial Microbes: The Case of Akkermansia muciniphila, Frontiers in microbiology, 2017

Xu et al., Function of Akkermansia muciniphila in Obesity: Interactions With Lipid Metabolism, Immune Response and Gut Systems, Frontiers in microbiology, 2020

Dott.ssa Laura Kerer

Biologa nutrizionista. Si occuperà di divulgare consigli alimentari e nutrizionali per un corretto e sano stile di vita. Info: Potete contattare personalmente la dott.ssa Laura Kerer all'indirizzo di posta elettronica kererlaura@gmail.com o iltuofarmacista.web@gmail.com Potete visitare la pagina Facebook Dott.ssa Laura Kerer - Biologa Nutrizionista

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