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Kisspeptina: l’ormone del bacio

San Valentino, la festa degli innamorati…e cosa c’è di più romantico se non parlare di baci in questi giorni?

“Che cos’è mai un bacio? Un apostrofo rosa fra le parole ti amo”, scrisse Edmond Rostan.

Eppure dietro ad un semplice bacio vi sono emozioni e meccanismi che riescono a coniugare scienza e sentimenti.

Kisspeptina: cos’è e come funziona

La kisspeptina è una proteina prodotta dal cervello. Ha un ruolo molto importante nella pubertà come regolatore della produzione di GnRh, l’ormone di rilascio delle gonadotropine che stimola la secrezione dell’ormone luteinizzante (LH) e dell’ormone follicolo-stimolante (FSH). 

Nell’encefalo il sistema kisspeptina è presente nell’ipotalamo, la più importante area di interconnessione fra il sistema nervoso e il sistema endocrino, da cui partono gli impulsi e gli stimoli ormonali che li governano. 

La kisspeptina attiva i circuiti neuronali associati all’eccitazione sessuale, partendo dall’ipotalamo e arrivando alle gonadi (testicoli e ovaie) stimolando la produzione degli ormoni della riproduzione. 

Il ruolo della kisspeptina nella riproduzione

La riproduzione è necessaria per la sopravvivenza di tutte le specie e il suo successo dipende da diversi fattori: anatomici, metabolici, ormonali e psicologici. 

Questi fattori interagiscono per raggiungere il successo riproduttivo, ma in alcune specie come l’uomo l’elaborazione sessuale ed emotiva del cervello fornisce gratificazioni e soddisfazioni ricercate senza la necessità di riprodursi.

La kisspeptina e il suo recettore svolgono ruoli chiave nella riproduzione dei mammiferi grazie al loro coinvolgimento nella pubertà e nel controllo dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. 

Addirittura studi recenti hanno indicato un ruolo potenziale della kisspeptina extra-ipotalamica nella funzione riproduttiva.

La kisspeptina comprende una famiglia di ormoni peptidici e viene secreta dai neuroni della kisspeptina all’interno dell’ipotalamo e sui neuroni dell’ormone di rilascio delle gonadotropine nella circolazione sistemica. Le gonadotropine stimolano le gonadi a rilasciare testosterone nei maschi, ed estradiolo e progesterone nelle femmine.

La segnalazione della kisspeptina non è limitata all’ipotalamo ma si verifica anche in altre regioni cerebrali extraipotalamiche. Sono queste posizioni per la segnalazione della kisspeptina che hanno fornito i primi indizi circa il suo ruolo nell’elaborazione sessuale ed emotiva e nei comportamenti sensoriali e sociali della riproduzione. 

Diversi studi hanno identificato il suo ruolo nelle reti comportamentali legate alla riproduzione tra cui l’olfatto, l’udito, la paura, l’ansia, l’umore e l’eccitazione sessuale. 

La segnalazione extraipotalamica della kisspeptina incoraggia aspetti positivi dell’elaborazione emotiva e sessuale del cervello volte presumibilmente alla spinta alla riproduzione e al mantenimento della specie. 

Dal laboratorio alla realtà 

Gli studi in vivo hanno confermato che i feromoni secreti dal topo maschio attivano la kisspeptina nel topo femmina che trasmette il segnale ad altri neuroni che rilasciano gonadotropina, ed alle cellule che producono il neurotrasmettitore ossido nitrico che innesca i comportamenti sessuali.

La catena di questi segnali neurologici rende la kisspeptina in grado di influenzare la pubertà, la fertilità e anche l’attrazione e le attitudini sessuali.

E’ stato scoperto che la kisspeptina ha influenza anche nella gestione dell’attività del sistema cerebrale limbico durante la stimolazione sessuale o d’accoppiamento. 

Il sistema limbico (il deposito delle emozioni) orienta i comportamenti degli individui dal punto di vista emotivo e sessuale e la kisspeptina è responsabile della stimolazione della secrezione di ormoni sessuali dell’asse riproduttivo.

Uno studio ha confermato la correlazione fra la somministrazione di kisspeptina e l’attività cerebrale limbica derivante dagli stimoli emotivi e sessuali: è stato dimostrato un potenziamento dell’attività cerebrale limbica.

Tale scoperta è fondamentale nella comprensione dei meccanismi biologici che regolano la riproduzione ed apre nuovi orizzonti per lo sviluppo di farmaci con effetto terapeutico per i pazienti affetti da disordini della funzione riproduttiva.

La kisspeptina è in grado di attivare anche recettori posti nell’amigdala, riducendo l’ansia e favorendo l’intraprendenza.

Possibili utilizzi

Un test condotto al King’s College di Londra su alcuni topi maschi ha rivelato che i topi cui è stata somministrata la kisspeptina sono risultati molto più propositivi e meno ansiosi verso le femmine. Lo stesso potrebbe rivelarsi anche nella specie umana, riducendo gli stati d’ansia e portando ad un’attitudine più sicura e meno impacciata.

Secondo i ricercatori infatti la somministrazione potrebbe in futuro rivelarsi importante per risolvere problemi di disfunzione erettile causati da ansia e stress.

Ad oggi la kisspeptina funziona nei trattamenti di iperstimolazione ovarica in donne non più fertili a causa di menopause precoci o rallentamenti ormonali. La sua assunzione sembra ripristinare l’ovulazione.

Per quanto l’asse emozioni-biochimica sia in continua fase di studio, ogni piccola scoperta in questo senso dimostra come nel nostro cervello nulla avviene a caso, e che ogni pezzo del puzzle è collegato ai precedenti e sicuramente anche ai successivi anche ancora dobbiamo conoscere e approfondire.

 

Fonti

“Emerging Roles of Kisspeptin in Sexual and Emotional Brain Processing” – Alexander N. Comninos, Waljit S. Dhillo.

“Kisspeptin innervation of the hypothalamic paraventricular nucleus: sexual dimorphism and effect of estrous cycle in female mice”.  Marraudino, Miceli, Farinetti, Ponti, Panzica, Gotti. Department of Neuroscience, Laboratory of Neuroendocrinology, University of Torino, Italy – Neuroscience Institute Cavalieri-Ottolenghi (NICO), Italy – Department of Veterinary Sciences, University of Torino, Italy.

“Kisspeptin modulates sexual and emotional brain processing in humans” – A.N. Comninos, M.B. Wall, L. Demetriou et al. – The Journal of Clinical Investigation, Jan 2017.

Annalisa Spadafora

Studentessa in CTF, nutre una profonda passione per la divulgazione scientifica.

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