
Ma cos’è l’Ibruprofene ?
L’Ibuprofene, chimicamente acido 2-[4-(2-metilpropil)fenil]propanoico con formula C14H18O2, è un farmaco antiinfiammatorio non steroideo e appartiene alla categoria dei cosidetti Fans. Ha un’azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica.
La molecola inibisce entrambe le isoforme enzimatiche COX1 e COX2, con tale meccanismo inibitorio non vengono sintetizzate le prostaglandine arrestando di fatto l’attivazione del processo infiammatorio.
L’Ibuprofene ha un ottimo assorbimento gastrointestinale, subisce un metabolismo epatico e viene eliminato principalmente per via renale attraverso l’escrezione delle urine.
Per cosa si usa?
Ia molecola scoperta da Stewart Adams viene ampiamente utilizzata contro la cefalea, dolori mestruali, infiammazioni, mal di denti, artriti, Mialgie, nevralgie, artrosi, stati febbrili e sintomi parainfluenzali.
Effetti avversi?
I principali effetti collaterali sono analoghi agli effetti avversi di tutti i Fans.
I più frequenti sono: nausea, vomito, dolori addominali, dispepsia, emorragie gastriche, diarrea e ulcera. Va ricordato che l’Ibuprofene è un farmaco eccellente sotto il profilo della sicurezza d’impiego, infatti se utilizzato secondo l’indicazione del proprio medico o del farmacista è assai raro che si manifestano effetti avversi acuti.
E’ fondamentale non superare la dose raccomandata giornaliera al fine di evitare un sovracarico epatico ed eventuali ulteriori effetti collaterali come eventi cardiovascolari.
Il farmaco viene impegato in pediatria, infatti insieme al Paracetamolo è il farmaco antiinfiammatorio più utilizzato in età pediatrica.
La dose giornaliera raccomandata è 1,2g da dividere solitamente in due dosi max tre. Come per tutti i Fans è preferibile assumerlo a stomaco pieno. Anche se il cibo ne rallenta l’assorbimento.
Il medico ed il farmacista sono le uniche figure che possono indicarvi il dosaggio ideale e la durata della terapia.
Storia
Nel Febbraio del 2019 è morto all’età di 95 anni il farmacista e chimico Stewart Adams, lo scienziato scopritore dell’Ibuprofene. La sua scoperta ha migliorato la vita di milioni di persone in tutto il mondo.
Iniziò il lavoro di ricerca con l’intento di trovare un farmaco efficace contro l’artitre reumatoide, ossia una patologia infiammatoria cronica autoimmune. L’obbiettivo era quello di trovare un farmaco antiinfiammatorio con azione antidolorifica ma con ridotti effetti avversi.
Per un patologia cronica come l’artrite è indispensabile utilizzare farmaci che abbiano bassissima azione gastrolesiva, tipico effetto avverso degli antiinfiammatori.
Nel 1961 Stewart Adams depositò il brevetto dell’Ibuprofene.
ITF.