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Lassativi: non sono tutti uguali (Parte I)

I lassativi sono tra le classi di farmaci più utilizzati e in un numero elevato di casi sono assunti senza controllo medico.

Si dividono in quattro classi principali sulla base del meccanismo d’azione:

  • Osmotici,
  • Formanti massa,
  • Lubrificanti/emollienti,
  • Modificatori di motilità, secrezione e assorbimento.

Sono indicati in due ambiti principali: trattamento della stipsi e nei casi in cui sia richiesto lo svuotamento del colon, in particolare prima di interventi chirurgici o di indagini strumentali dell’ultimo tratto dell’intestino (colonscopia). Il ricorso a lassativi è controindicato in caso di occlusione intestinale.

La maggior parte dei lassativi sono OTC con l’eccezione dei polimeri per lavaggi intestinali che richiedono una ricetta medica ripetibile (RR) e del sodio fosfato che richiede una ricetta medica non ripetibile (RNR).

Focalizziamo l’attenzione sulle prime tre classi:

I lassativi osmotici sono ioni o molecole scarsamente assorbite dall’intestino che trattengono acqua nel lume intestinale per mantenere l’isotonicità con il plasma. Questo causa un aumento del volume del contenuto intraluminale e causa anche un riflesso peristaltico. Devono essere ingeriti con molta acqua. In questa classe sono compresi i Sali scarsamente assorbiti come quelli contenenti magnesio, solfato o fosfato o zuccheri quali lattulosio, sorbitolo e mannitolo e polialcoli come glicerina e polietilenglicole.

Il lattulosio è un disaccaride sintetico formato da una molecola di galattosio e una di fruttosio. Le reazioni avverse dono gonfiore e flautolenza, dovute al gas prodotto durante la fermentazione sotto forma di acqua e anidride carbonica. Sorbitolo e mannitolo sono monosaccardi ma si usano poco.

La glicerina è un lassativo da utilizzare solo per via rettale (supposte o clismi) che promuovono lo svuotamento del colon in circa 30 minuti. Agisce con meccanismo osmotico a livello del colon ma favorisce l’evacuazione anche sia per lubrificazione delle feci che per un’azione irritante che stimola le contrazioni rettali. La glicerina non può essere assunta per via orale in quanto verrebbe assorbita a livello dell’intestino tenue e non raggiungerebbe il colon.

Il polietilenglicole, al contrario, è un polimero organico di grande dimensioni. Viene impiegato in soluzioni isotoniche orali per il lavaggio del colon, nella preparazione di indagini strumentali.

 

I lassativi formanti massa svolgono una azione meccanica. Sono sostanze di origine vegetale, indigeribili, che nel lume del colon assorbono acqua e si rigonfiano. Si ha un aumento della massa fecale e quindi un effetto lassativo. Ricordiamo le fibre vegetali introdotte con la dieta come cereali, crusca, frutta ecc. Contengono polisaccaridi come cellulosa, mucillagini, gomme e pectine che hanno azione lassativa o perché indigeribili dagli enzimi umani e in grado di legare acqua oppure perché subiscono la fermentazione batterica con produzione di acidi grassi a catena corta e conseguente ritenzione osmotica dei liquidi. Tra le preparazioni farmaceutiche ricordiamo lo psillium e la gomma Sterculea. Lo Psillium è in commercio sotto forma di polvere. Va ingerito con molta acqua. Rallenta anche lo svuotamento gastrico, per cui dà un senso di sazietà e si usa nella cura dell’obesità. Inoltre è utile oltre che per la regolarità del transito intestinale, contribuisce al normale volume e consistenza delle feci, favorisce inoltre l’equilibrio della flora batterica intestinale.  In caso di contestuale assunzione di farmaci si consiglia di assumere il prodotto almeno due ore prima o due ore dopo il farmaco.

 

Lubrificanti/emolienti sono oli di origine minerale o vegetale che creano nell’intestino una emulsione con le feci, ammorbidendone la massa. L’unico farmaco di questa classe è l’olio di vasellina o paraffina liquida, incolore, inodore e insipido immiscibile con l’acqua, una miscela di paraffine ottenute per distillazione del petrolio che non vengono assorbite a livello intestinale; dà reazione avverse in quanto risulta irritante e può ridurre l’assorbimento delle vitamine liposolubili.

Nel prossimo articolo parleremo dell’ultima classe di modificatori di mobilità, secrezione e assorbimento.

Fonti

Michelle A. Clark, Richard Finkel,Jose A. Rey – Le basi della farmacologia – Zanichelli

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